Bergamo e Brescia: dopo la paura

Bergamo e Brescia: insieme nella paura e nella speranza”. Così, le segreterie provinciali di FNP CISL hanno voluto intitolare l’incontro dei direttivi congiunti, in programma martedì 29 settembre a Erbusco, presso il ristorante Pio IX, alla presenza del segretario nazionale, Piero Ragazzini, di quello regionale Emilio Didonè, dei segretari di CISL Bergamo e Brescia, Francesco Corna e Alberto Pluda e del segretario generale di CISL Lombardia, Ugo Duci.

L’idea dei segretari dei pensionati Caterina Delasa e Giuseppe Orizio, di far incontrare e confrontare le due strutture sindacali vuole essere l’occasione di un ulteriore passaggio nella elaborazione di quanto vissuto nei mesi scorsi, provando ad individuare, con il contributo dell’economista Alberto Berrini, prospettive e proposte economiche e sociali post Covid. Il confronto sarà anticipato dalle esperienze di Nunzia Vallini e Alberto Ceresoli, direttori di Giornale di Brescia e Eco di Bergamo.

Bergamo e Brescia si ritrovano così, a sette mesi dallo scoppio della pandemia che ha colpito in misura pesante le due provincie, a dialogare sulla sua dolorosa lezione e a suggerire uno sforzo di coesione per trovare soluzioni a una crisi economica che avrà pesanti ripercussioni sullo stato sociale e sulle capacità dell’ente pubblico di sostenerlo. Con questo direttivo congiunto le Federazioni locali dei Pensionati Cisl lanciano un’alleanza e un progetto comune di ripartenza che si inserisce idealmente nella candidatura delle due municipalità come Capitali italiane della Cultura per il 2023. In  momento  di grande sofferenza Bergamo e Brescia si sono avvicinate e, facendo leva sulla comune e forte capacità di reazione, hanno voluto stringere un’alleanza per diventare simbolo di rinascita e ripartenza.

Perché il messaggio di fiducia e di speranza lanciato dalle nostre due cittàsottolineano Caterina Delasa e Giuseppe Oriziodeve trovare il consenso di tutte le energie territoriali e la FNP CISL di Bergamo e di Brescia l’hanno fatto proprio, vogliono contribuire a diffonderlo, manifestando una volontà comune di risollevarsi e progettare un futuro di cooperazione e di rinascita a partire dalla rappresentanza del sindacato dei pensionati: gli anziani, le persone sole, le persone non autosufficienti, i disabili, i pensionati, i  poveri, gli  ultimi…Perché anche noi come pensionati CISL  vogliamo, senza dimenticare, guardare avanti a partire dalla nostra cultura di servizio, dalla vocazione al sociale che è l’anima  della nostra Federazione, come di tutta la CISL”.

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