La FNP Cisl di Bergamo, alfine di sollecitare l’INPS ad adempiere al pagamento del TFS/TFR degli ex dipendenti pubblici, erogato con intollerabile ritardo, venendo così meno al diritto di vedersi liquidata la propria buonuscita, attiva una campagna di sensibilizzazione, raccolta e invio di una specifica diffida, volta a sanare in tempi brevi il ritardo non più tollerabile dell’ente previdenziale.
Secondo la normativa, l’INPS dovrebbe garantire agli ex dipendenti pubblici la liquidazione del TFS o TFR in base ai termini di decorrenza sotto indicati:
- pensione di inabilità / decesso –> 3 messi + 30 gg*
- pensione di vecchiaia (67 anni) o collocato d’ufficio –> 12 mesi + 90 gg*
- pensione anticipata (Legge Fornero) –> 24 mesi + 90 gg*
Ricordiamo che * i 30 gg e i 90 gg aggiuntivi sono concessi all’ente previdenziale per l’istruttoria (Senza interessi di mora) delle pratiche.
L’erogazione della pensione avviene:
- in unica soluzione, se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 euro;
- in due rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 50.00 euro e inferiore a 100.000 euro (la prima rata è pari a 50.000 euro e la seconda è pari all’importo residuo;
- in tre rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 100.000 euro. In questo caso la prima e seconda rata sono pari a 50.000 euro e la terza è pari all’importo residuo.
Trascorri i termini indicati l’ex dipendente pubblico può rivolgersi alla Fnp e compilare il modulo per una diffida all’INPS. L’INPS a sua volta avrà a disposizione 90 giorni per sanare la sua posizione nei confronti dell’ex dipendente pubblico. Trascorsi anche i termini della diffida si apre una vertenza legale in sede giudiziaria. Va da se che l’INPS oltre a sanare il “debito” con l’ex dipendente pubblico dovrà aggiungere la quota di interessi legali maturati dal giorno in cui si è verificata l’inadempienza.