La donna anziana

La donna anziana tra paure, fragilità e opportunità

Con il convegno del 18 novembre all’oratorio di Seriate, la Fnp Cisl Bergamo ha scelto di mettere al centro le donne (rappresentano il 54% degli iscritti Fnp) con uno sguardo al lato positivo dell’invecchiamento. “Il termine anzianaha precisato Graziella Ceresoli (responsabile delle Politiche di Genere della Fnp Cisl Bergamo) nell’introdurre i lavoripuò forse spaventare, perché la società sembra interessarsi principalmente ai giovani… e i messaggi che ci arrivano sono contrastanti: da una parte, per esempio nella pubblicità, le donne mature vengono mostrate in forma, ben vestite e accoglienti e dall’altra solo come addette alla cura di vecchi genitori o nipotini“.

Al di là degli stereotipi che accompagnano i pensionati è importante avere chiaro in mente che invecchiare non è una condizione di passività da accettare bensì un qualcosa da imparare. Infatti, il come scegliamo di essere oggi si riflette sul nostro domani. Pertanto è opportuno dare il giusto valore a questa età della vita. Ritirarsi a casa fa solo male, chi vive con poche relazioni tende ad essere triste, insicuro. E’ necessario uscire dalla rassegnazione del sentirsi inutili e incapaci e che altri facciano al nostro posto.

In questa fase dell’esistenza – ha continuato Ceresoli – è necessario rinnovarsi e trovare in sé stimoli per ricostruire la vita con nuove modalità, per nuove esperienze, per tornare a sognare, per cogliere le opportunità. Sfidarci, metterci alla prova, ma anche vivere e avere i nostri tempi e spazi. L’anziano attivo è una risorsa preziosa per la società, perché oltre ad essere una memoria storica, può continuare ad occuparsi dei problemi, seguire gli interessi di prima o entrare nel mondo del volontariato, per esempio... e non è un beneficio solo per la società: più si è attivi, meglio stiamo. E noi tutte/tutti qui diamo prova di quanto sia vero e utile essere impegnati nel volontariato, nel sindacato o in altre associazioni e a riprendere le nostre passioni individuali magari accantonate per anni per mancanza di tempo“.

Guadagni e perdite, opportunità e disagi, solitudine e socializzazione sono stati indagati da un’interessante relazione della formatrice e psicologa Margherita Forte che qui proponiamo in modo integrale e che vale la pena essere ascoltata. Inoltre, a caratterizzare di importanti contenuti e stimoli la giornata, moderata da Anna Gatti (Segretaria organizzativa Fnp Cisl Bergamo) sono stati altresì apprezzati le testimonianze di Liliana Chemotti (responsabile delle Politiche di Genere della Fnp Cisl Lombardia), Marinella Amboni e Santina Pertesana.

Liliana e Marinella, ha detto Giacomo Meloni, Segretario Generale Fnp Cisl Bergamo ci hanno portato due testimonianze di come rilanciare sulla roulette della vita, dopo la pensione, anche con l’impegno sindacale nella FNP. Due esempi belli di impegno verso la rappresentanza delle persone anziane, la diffusione dei valori della solidarietà, della vicinanza e ascolto , rappresentare la voglia di continuare ad essere attive e protagoniste, anche per contrastare, quella cultura dello scarto che la società globalizzata cerca di imporre nei confronti dei vecchi. Preziose, infine, le parole di Santina Pertesana. Una storia la sua di come il carattere e la volontà possono rimettere in gioco un’esistenza segnata dalle difficoltà“.

Nella FNP – ha aggiunto Chemotti – ho trovato una grande opportunità per esprimere ciò che sono, per portare un contributo forse più umano che professionale ma anche e soprattutto per crescere, per formarmi, per cercare di lasciare quelle impronte che ti fanno pensare che la tua vita abbia un valore a prescindere dai riconoscimenti. In questi 3 anni di attività ho persino scoperto il ruolo fondamentale della FNP nella contrattazione sociale e come l’attività e necessità del sindacato non si esaurisca con la fine della vita lavorativa, ho scoperto soprattutto quante lotte il mondo femminile ha portato avanti non solo nella società ma anche in questa organizzazione e quanto lavoro ci sia ancora da fare in ambito di parità di genere“.

INTERVENTO INTEGRALE DI MARGHERITA FORTE

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