periferie del lavoro

La Fnp Bergamo in aiuto ai giovani per uscire dalle periferie del lavoro

I pensionati di Bergamo intendono farsi carico delle periferie del lavoro, delle difficoltà dei giovani a intraprendere una dignitosa carriera professionale. La Fnp Bergamo si impegna a non lasciar sole le nuove generazioni spesso alle prese con le forche caudine della precarietà, vittime di un sistema che fatica a assegnare a capacità, formazione e interesse il giusto inquadramento professionale.

FNP CISL di Bergamo ha messo a punto, insieme a FELSA e con il contribuito di CISL, il progetto “Le periferie del lavoro”, per incentivare la rappresentanza per i molti lavoratori giovani nel campo della somministrazione e del lavoro precario.

Quello della marginalità del lavoro può apparire un tema lontano dall’ambito proprio   della FNPha detto Caterina Delasa, segretaria generale dei pensionati CISL di Bergamo -, ma occuparci tout court del tema lavoro non può che essere  una priorità anche per la Federazione dei pensionati, e  ancora di più lo è  in una società come la nostra che continua ad invecchiare, anche per il graduale ma continuo calo di nascite.  E’ evidente che solo se c’è e ci sarà lavoro sono sostenibili le nostre pensioni attuali e lo  saranno quelle future. Per questo il lavoro è una nostra priorità,  ma d’altra parte  deve essere un lavoro “buono”, che garantisca dignità e sicurezza alla persona, insieme ad un reddito adeguato che consenta una progettualità di vita ai giovani. Quindi, la FNP  si mette in gioco  per conoscere meglio l’ambito del lavoro di oggi  e  per riflettere sulle marginalità del lavoro, su un fenomeno che purtroppo  sta diventando sempre più espansivo e invasivo che dobbiamo saper individuare , imparare a organizzare per assumerne la rappresentanza”.

Un appuntamento partecipato

Gli ultimi non li rappresentiamo più, o molto malesostiene Giorgio Caprioli, già segretario nazionale della FIM e estensore del progetto per la FNPe prima ancora di chiederci cosa rivendicare a loro favore, dobbiamo pensare come allargare la nostra sfera di rappresentanza tra questi lavoratori”.

Il percorso di Caprioli, illustrato con un incontro oggi nel salone Riformisti della sede CISL di Bergamo, parte dalla realtà del lavoro “povero” e poco tutelato in provincia: nel 2021, a Bergamo ci sono stati quasi 15.000 “ingressi” nel settore delle collaborazioni, dei tirocini e delle partite IVA. Mille in meno rispetto a dieci anni prima (secondo i dati resi noti da FELSA). Nello stesso arco di tempo, i contratti “somministrati” sono passati dai 9306 ai 16375: un “quasi raddoppio” che però ha visto affievolirsi la presenza giovanile. Nel 2011, infatti, gli under 34 rappresentavano il 57% del totale in somministrazione, mentre nel 2021 “solo” il 45,42, ma con una impressionante frenata nella fascia 18/24, rimasta praticamente ferma sui 2300 occupati, perdendo percentualmente la metà della propria presenza sul totale. Di fatto, la crisi occupazionale ha spostato i “vecchi”, prima garantiti dalle loro occupazioni a tempo indeterminato, verso contratti tradizionalmente giovanili, e comunque precari. Al tempo stesso, i colleghi delle fasce 25/29 e 30/34 aumentano abbondantemente, testimonianza del fatto che difficilmente si esce dall’orizzonte precario dei contratti a tempo.

Il mondo che fatichiamo a rappresentare è determinante per il futuroha detto Guido Fratta, segretario generale FELSA CISL -.  Essere arrivati alla categoria che apparentemente è la più lontana da noi, è una cosa per noi molto importante. Un mondo di lavoro sempre più fluido: il mondo delle somministrazioni è in assoluto il settore occupazionale cresciuto di più negli ultimi dieci anni; un quarto dei rapporti di lavoro della provincia è a termine; 3 quarti dei lavoratori che entrano nell’industria arrivano con la forma della somministrazione o del tirocinio. Di fronte a questi dati non possiamo fare finta di nulla: a rischio c’è l’esistenza stessa dell’organizzazione sindacale”.

Da sx: Delasa, Fratta, Mazzola, Caprioli e Meloni

Le generazioni della precarietà sono la  generazione dei nostri figli, e ancora di più dei nostri nipoti – ha detto ancora Delasa -: una formata ormai da  giovani adulti trenta-quarantenni e più;  l’altra è una  generazione di giovanissimi ( i nostri nipoti appunto) che vediamo crescere fragile, perché  troppo spesso  vive  in una condizione costante di  precarietà lavorativa e   marginalità sociale in un susseguirsi di stage, tirocini, lavoretti in Italia e all’estero che fanno tanto curriculum nella prospettiva sempre più lontana di un lavoro stabile che stenta sempre di più ad arrivare. Sono i giovani delle nostre famiglie, delle nostre comunità che sembrano aver già perso il senso  dei propri diritti e del posto che gli spetterebbe nella società, che non si ribellano,  disposti a tutto pur di lavorare, che vivono  il futuro più come una minaccia   che come  una promessa… come invece è stato per la maggioranza di noi che oggi siamo pensionati”.

Il progetto di formazione ideato da Caprioli prevede proprio che “vecchi sindacalisti”, cresciuti prima dell’arrivo dello Statuto dei Lavoratori, affianchino giovani operatori FELSA (sostenuti grazie a un finanziamento FNP e il contributo della CISL), perché possano coscientemente arrivare a capire condizioni e aspettative dei lavoratori in somministrazione, o comunque precari, che “diritti ne conoscono  e ne vedono rispettati ben pochi”. “D’altronde – ha sottolineato Danilo Mazzola, della segreteria CISL Bergamo, nelle conclusioni – la CISL ha sempre saputo seguire e spesso guidare i cambiamenti del mondo del lavoro”.

Compito degli operatori “FNP/FELSA” sarà quello di  sindacalizzare i lavoratori precari che vanno dai TD agli interinali, ai rider. In questi campi, la rappresentanza del sindacato confederale è molto bassa, vicina all’1,5 %. “Al tavolo delle trattative – sostiene Caprioli – senza rappresentanza non ottieni alcuna attenzione da nessuno. L’obiettivo è che si possano contrattare diritti e tutele con alle spalle un numero sufficiente di deleghe e conquistare anche per questi lavoratori un po’ di benefici che i lavoratori stabili hanno già”.


La registrazione integrale della mattinata è disponibile sul profilo Facebook della Fnp Bergamo (clicca qui)

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