addizionali dei Comuni bergamaschi

Indagine Fnp Bergamo sulle addizionali dei Comuni bergamaschi del 2020

In due anni, i Comuni bergamaschi senza addizionale comunale sono diminuiti di oltre il 7%, mentre rimane quasi invariata la soglia media di esenzioni (attestata attorno ai 10.500 euro). Un dato leggermente in discesa, per “colpa” di quei Comuni con esenzione sotto gli 8.145 euro per lavoratori dipendenti e 8.130 per i pensionati, perché da queste cifre scatta la no Tax Area, quindi un’esenzione più bassa non ha valore.

Nel 2020 sono stati 42 su 243 (il 17,28%) i Comuni che sono intervenuti sull’addizionale comunale, e come si vede nella gran maggioranza, per alzare il livello delle imposte. Sono i primi dati che emergono dalla ricerca che FNP Bergamo ha condotto sulla tassazione locale.

Anche quest’anno, in linea con il trend dal 2012, la tassazione comunale è cresciuta, segnando un segno più per il decimo anno di fila (da quando FNP conduce la ricerca), arrivando a toccare quasi il 40% di aumento rispetto alla prima rilevazione sulla spesa media che ogni contribuente bergamasco versa in addizionali regionali e comunali.

Rimane comunque, a Bergamo, una situazione tutto sommato immutata rispetto all’anno precedente, con amministrazioni che non riconoscono né esenzioni, né progressività tributaria. In 168 comuni su 244 c’è un solo scaglione (erano 161 un anno fa) e la sua media è salita allo 0.63%, contro lo 0.60% precedente (dallo 0.15% di Valbondione, allo 0,80%, aliquota massima, per 53 comuni); solo in 27 paesi non esiste addizionale comunale (10 in meno del 2018, 6 in meno sul 2019), mentre le aliquote progressive sono presenti in 48 comuni, uno in meno rispetto all’indagine precedente.

La nota positiva che emerge della ricerca della Fnp Bergamo riguarderebbe l’esenzione, ora prevista in 74 comuni invece che 58, ma abbiamo visto come alcune amministrazioni calcolano limiti di esenzione del tutto  inutili perché già previste dalle norme nazionali.


Con molte amministrazioni dice Roberto Corona, della segreteria FNP CISL di Bergamoil lavoro di contrattazione sociale svolto dalle categorie dei pensionati ha permesso che le misure fossero prese prestando attenzione alla composizione dei nuclei familiari più che alle necessità di bilancio, e alcuni buoni risultati si vedono già, anche se il cammino da fare nell’ottica di una piena e positiva progressività dei tributi è ancora lunga”.

Non vogliamo fare una crociata sugli aumenti dei tributi locali, anche perché siamo perfettamente consapevoli dell’austerità in cui si dibattono i Comuni, ma auspichiamo che i sindaci che sfruttano la liberalizzazione delle aliquote mettano a punto con noi un pacchetto di esenzioni per mitigare l’impatto sui pensionati”.

Uno dei punti fondamentali che FNP di Bergamo ha sempre ribadito nei vari incontri con le Amministrazioni Comunali riguarda il problema dell’evasione fiscale. “Da sempre sollecitiamo le Amministrazioni locali nel formalizzare la convenzione con l’Agenzia delle Entrate per il controllo e recupero dell’evasione fiscale sul proprio territorio, condizione che comporterebbe per il comune di ottenere da Agenzia tutto quanto viene recuperato dall’evasione. FNP CISL Bergamo – conclude il segretario dei pensionati di via Carnovali – ha firmato centinaia di accordi in altrettanti Comuni bergamaschi che hanno dato ossigeno alle famiglie a basso reddito e parzialmente messo al riparo il potere di acquisto dei pensionati. Auspichiamo si possa proseguire su questa strada”.

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